Uno chef catanzarese da Gordon Ramsey

Uno chef catanzarese che ha lavorato da Gordon Ramsay, è alla guida della cucina di uno dei più noti ristoranti del quartiere marinaro di Catanzaro Lido, il Molendini. Si proprio lui! Lo chef famoso per i suoi programmi televisivi trasmessi in tutto il mondo, come “Cucine da incubo”, “Masterchef”, “Hell’s Kitchen” e molti altri. Lo chef è soprattutto conosciuto per sue abilità in cucina, che gli hanno permesso di aprire molti ristoranti stellati in tutti il mondo. Tra questi ce n’è uno, a Londra, che ha ricevuto le tre stelle Michelin, il massimo riconoscimento a livello ristorativo mondiale. Per tale ragione abbiamo voluto conoscere meglio lo chef Catanzarese, con una intervista.

Si chiama Davide Maruca, un eccellente chef ma soprattutto una grande persona. All’età di 18 anni ha deciso di lasciare la propria terra, spinto dalla voglia di fare esperienza altrove. Dopo diverse attività lavorative, si ritrova in Trentino Alto Adige, dove incontra il suo mentore e dove affina le sue conoscenze e le sue abilità tra i fornelli. Le stesse che gli hanno permesso di fare il grande salto e di lavorare per Gordon Ramsay, nel ristorante Union Street Cafè di Londra.
In quest’ultimo, ha trasmesso valori e sapori della cucina italiana, nel ‘regno’ del noto chef stellato. Come egli stesso sostiene il segreto del suo successo sta proprio nella continua ricerca della materie prima di qualità. Condotto da questo credo e dall’impegno costante, che lo chef catanzarese, da capo partita è diventato sous-chef. Una posizione molto importante nel ristorante, infatti, era alla guida di una brigata di diciotto persone da coordinare per riuscire a mantenere gli alti standard qualitativi richiesti dal locale e allo stesso tempo servire i trecento coperti giornalieri.

In questa esperienza si è interfacciato molto con il noto chef definendolo come una persona diretta ma soprattutto capace. Da lui ha tratto il meglio della sua abilità e dalla sua passione, infatti, come egli stesso sostiene: “nei suoi locali c’è la sua ‘impronta’ che va dalla gestione al rigore in cucina. Si sente la responsabilità nel dire ‘lavoro per Gordon Ramsay’. È reale e tangibile”.
Pertanto, si può definire un’esperienza di vita che lo ha segnato decisamente in positivo, ma che lo ha anche spinto, dopo tre anni, a decidere di interrompere per il forte desiderio di rientrare nella propria terra e tornare alle proprie origini.

Ma…perché rientrare in Calabria?
Come egli sostiene: “l’attaccamento al mio territorio c’è sempre stato, infatti, sono un cuoco dell’alleanza ‘Slow Food’ di Soverato e di altre associazioni di Catanzaro. Sono sempre stato molto attaccato alle mie origini. Il mio percorso all’estero era volto per lo più a maturare la mia esperienza e anche per una crescita personale. È stato un percorso mirato al raggiungimento di questi obiettivi, per poi tornare nella mia terra e trasmettere e valorizzare le competenze acquisite”.

Da questo punto di vista l’avventura dello chef catanzarese da Gordon Ramsay, ha avuto un’influenza molto forte a livello personale e professionale. Nel suo attuale menù, infatti, sono presenti dei piatti creati con il noto chef stellato, come ad esempio i popcorn caramellati o il carpaccio alle fragole.
Come chef Davide sostiene: “cerco di prendere spunto da tutte le esperienze che ho avuto in questo percorso di vita. Ovviamente ci sono alcune componenti che possono essere messe insieme mentre per altre c’è bisogno di un po’ di fantasia”.
Da queste parole si evince molta passione e molta professionalità dello chef del Molendini. Forse, dopo aver conosciuto la storia dello chef catanzarese che ha lavorato da Gordon Ramsay, non ci resta che andare ad assaggiare i suoi gustosi piatti.

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